Con Nota del 1 settembre 2022 il Garante per la protezione dei dati personali informa del parere favorevole all’istituzione di una banca dati informatica centralizzata con finalità di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
Antiriciclaggio: in arrivo il database centralizzato
Come ricordato nella nota, il database sarà alimentato dagli atti, utili ai fini delle valutazioni del rischio di riciclaggio, inviati dai professionisti:
- commercialisti,
- avvocati,
- notai,
- consulenti del lavoro
nell’esercizio della propria attività.
Secondo la Relazione tecnica che accompagna lo schema di articolato che modifica il dlgs 231/2007, sottoposto dal Ministero dell’economia e delle finanze al Garante privacy, la banca dati costituirebbe un patrimonio informativo di rilievo per le attività di analisi e indagini delle autorità competenti quali: Mef, UIF, polizia valutaria della Guardia di Finanza, Direzione investigativa antimafia.
Nel caso di operazioni potenzialmente rischiose, il sistema genererebbe inoltre un avviso in grado di garantire maggiore uniformità, da parte dei professionisti, nelle modalità di adempimento degli obblighi antiriciclaggio.
Come specificato, per la generazione dell’avviso, che prevede la possibilità di utilizzare sistemi automatizzati, il Garante ha chiesto al Ministero di demandare a una norma almeno di natura regolamentare:
- la descrizione delle modalità di elaborazione dell’alert
- e la previsione delle relative garanzie per gli interessati.
L’avviso, specifica il Garante, potrebbe infatti sottendere un trattamento di dati personali, potenzialmente anche appartenenti a categorie particolari o inerenti condanne penali o reati, a contenuto altamente profilativo.