Con il Provvedimento del 9 giugno 2023 sono approvati i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2023 con esito a rimborso.
In data 19 luglio le Entrate con una faq replicano ad un contribuente il quale domandava su quali modelli l'agenzia effettua i controlli preventivi.
Si specifica innanzitutto che, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione dei redditi (o dalla data della trasmissione, se questa è successiva).
Inoltre, specifica che il controllo preventivo viene effettuato sulle dichiarazioni presentate con modifiche (rispetto a quelle precompilate dall’Agenzia) che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che:
- presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate (Per il Modello 730/2023 si veda il Provvedimento del 9 giugno 2023)
- determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.
L'agenzia infine sottolinea che, al termine del controllo, il rimborso che risulta spettante è erogato dall’Agenzia delle Entrate entro il sesto mese successivo alla data prevista per la trasmissione della dichiarazione (o a quella della trasmissione, se questa è successiva).
Si conclude sottolieando che il termine su indicato vale:
- sia per le dichiarazioni presentate direttamente o tramite sostituto d’imposta
- sia per quelle presentate ai Caf o ai professionisti abilitati.