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Interpello 2019: cosa deve contenere la domanda?

17 Ottobre 2019 in Domande e risposte

In generale, l'interpello può rivelarsi alquanto utile in quanto è la procedura con cui il contribuente può acquisire preventivamente dall’amministrazione finanziaria un parere in ordine a fatti e/o situazioni di incerta interpretazione. Le risposte agli interpelli di maggiore interesse sono poi pubblicati dall'Agenzia delle Entrate sul proprio sito.

In particolare, l’istanza di interpello deve contenere i seguenti elementi:

a) i dati identificativi dell'istante ed eventualmente del suo legale rappresentante, compreso il codice fiscale;
b) l’indicazione del tipo di istanza;
c) la circostanziata e specifica descrizione della fattispecie;
d) le specifiche disposizioni di cui si richiede l'interpretazione, l'applicazione o la disapplicazione;
e) l'esposizione, in modo chiaro ed univoco, della soluzione proposta;
f) l'indicazione del domicilio e dei recapiti anche telematici dell'istante o dell'eventuale domiciliatario presso il quale devono essere effettuate le comunicazioni dell'amministrazione e deve essere comunicata la risposta;
g) la sottoscrizione dell'istante o del suo legale rappresentante ovvero del procuratore generale o speciale incaricato; in questo ultimo caso, se la procura non è contenuta in calce o a margine dell'atto, essa va allegata.


Attenzione: in caso di carenza dei requisiti di cui alle citate lett. b), d), e), f) e g), il contribuente viene invitato dall’amministrazione a regolarizzazione la situazione entro 30 giorni. Ovviamente, i termini per la risposta decorrono dal giorno in cui la regolarizzazione è stata effettuata.


Resta fermo che l’amministrazione, decorsi i 30 giorni per la regolarizzazione, nei casi in cui la procedura non sia stata attivata o sia stata attivata solo per alcune carenze riscontrate, può comunque richiedere al contribuente i dati che si sono rilevati carenti nel prosieguo della lavorazione; tuttavia, la richiesta non determina alcun differimento dei termini per la risposta, che restano collegati alla presentazione dell’originale istanza all’ufficio competente.
I documenti da allegare all’istanza di interpello:

  • copia della documentazione, non in possesso dell'amministrazione procedente o di altre amministrazioni pubbliche indicate dall'istante, rilevante ai fini della risposta;
  • pareri tecnici resi dall’ufficio o dalla struttura competente, qualora la risposta dell’Agenzia delle entrate presuppone l’espletamento di accertamenti di natura tecnica, non di sua competenza.

 

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