Si è svolto il 30 maggio 2024 in Confindustria il primo incontro tra Federmeccanica e Assistal per la parte datoriale e FIM, FIOM e UILM per la parte sindacale, per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici del settore industriale, in scadenza a fine giugno. Giova ricordare che il contratto riguarda piu di un milione di lavoratori che producono l’8% del Pil, e il 50% circa dell’export nazionale.
Nel secondo incontro svoltosi il 27 giugno si sono affrontati i temi della formazione, dell’inquadramento professionale e della salute e sicurezza sul lavoro.
Il rappresentante della FIOM CGIL De Palma ha rilasciato una dichiarazione che ha delineato le difficolta sul tavolo pur confermando l'impegno a proseguire con forza le trattative (vedi in fondo all'articolo la dichiarazione integrale).
Vedi qui il documento integrale
La parte sindacale ha presentato la propria piattaforma di richieste ( vedi sotto ) e non ha mancato di sottolineare la distanza "siderale" con le considerazioni di Confindustria che , a titolo di esempio, ha respinto con forza la richiesta di aumenti retributivi per 280 euro nel triennio, ribadendo la necessita di «preservare e difendere un modello che funziona, che non può essere alterato in nessuna delle parti che lo compongono».
Secondo Federmeccanica e Assistal, nel contratto nel 2016 e 2021 sono state date «risposte sostanziose» nel periodo di alta inflazione; e non si puo dimenticare che applicato «il principio della distribuzione della ricchezza dove viene prodotta e dopo che è stata prodotta ».
Secondo il presidente di Federmeccanica il contesto è difficile, con una produzione molto rallentata, e con margini di profitto molto ridotti . "La realtà, non va mai persa di vista – ha detto augurandosi che l’obiettivo di tutte le parti sia di portare avanti il Rinnovamento avviato nel 2016 e ha concluso affermando l'intenzione di fare la propria parte "come sempre, con spirito positivo e costruttivo".
Nell'incontro del 10 ottobre Federmeccanica Assistal hanno presentato la loro controproposta in un documento denominato CCNL ESG in cui si propone
- una durata di quattro anni (2024-2028)
- UNA TANTUM di 700 euro per le aziende che non hanno contratti integrativi
- nessun aumento salariale se non quello definito in base all’andamento dell’inflazione (IPCA NEI).
- se la cifra dell’adeguamento, tra previsione e consuntivo, risultasse superiore all’1%, il differenziale verrà riconosciuto a partire dal mese di dicembre di quello stesso anno e non più a giugno.
(ulteriori dettagli all'ultimo paragrafo)
La valutazione dei sindacati è del tutto negativa ed è è stato annunciato uno stato di agitazione attraverso una campagna straordinaria di assemblee per informare le lavoratrici e i lavoratori.
AGGIORNAMENTO 14 NOVEMBRE
Le Segreterie nazionali di FIM – FIOM – UILM, insieme alla delegazione trattante, hanno proclamato, a decorrere dal 15 novembre lo sciopero del lavoro straordinario e il blocco di tutte le flessibilità, a seguito della rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Federmeccanica-Assistal, che si è determinata nell’ultimo incontro del 12 novembre 2024,
Inoltre FIM – FIOM – UILM, a sostegno delle richieste presentate nella piattaforma unitaria, dichiarano 8 ore di sciopero articolato secondo le modalità definite unitariamente a livello territoriale e da effettuare in ogni azienda entro il 15 gennaio 2025.
Rinnovo CCNL Metalmeccanici: le richieste per il rinnovo del contratto
Nel comunicato sindacale unificato di pubblicazione della piattaforma del 20 febbraio 2024 si leggeva:
La piattaforma per rinnovare il contratto collettivo nazionale metalmeccanico punta ad estendere i diritti all'insieme dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche, un CCNL di tutte e di tutti, per tutte e tutti.
Ci proponiamo di :
- aumentare i salari con una richiesta di 280 euro di aumento sui minimi contrattuali per il livello C3 (ex 5º livello), un aumento che va oltre l’Ipca (indice dei prezzi al consumo) depurata dai costi energetici importati, e con la previsione del premio perequativo per coloro che non hanno un contratto aziendale.
- (…) il contrasto alla precarietà, per stabilizzare il lavoro e ridurre la competizione tra lavoratori e garantire pari diritti e migliori condizioni di lavoro in tutto il sistema degli appalti.
I diritti che abbiamo possono aumentare e migliorare solo se ci uniamo e siamo solidali tra di noi. Diversi ma uniti operai con impiegati, tempi indeterminati con precari, informatici con siderurgici, turnisti e smart worker, donne e uomini. Per noi la contrattazione collettiva corrisponde ad un elemento di solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori."
Scarica qui il testo integrale della piattaforma sindacale FIM FIOM UILM per il rinnovo del contratto metalmeccanici industria.
Le principali richieste per il CCNL metalmeccanici industria
WELFARE
In tema di welfare contrattuale i chiede:
- un aumento dell’importo a 250 euro annui e
- l' istituzione di una «Piattaforma metalmeccanica Welfare» unica nazionale a gestione delle parti per garantire a tutti la possibile conversione del Premio di risultato in welfare, con ulteriori convenzioni e forme di sostegno ai dipendenti.
Fondi Meta salute e Cometa:
- Adeguamento progressivo del contributo mensile del fondo Metasalute a carico aziendale di 4 euro a dipendente,
- Al fine di incrementare il numero di aderenti al Fondo previdenziale (Cometa) occorre prevedere forme di premialità straordinarie per nuovi aderenti accompagnate da campagne informative condivise tra le parti attraverso una comunicazione nel cedolino paga.
- Prevedere la contribuzione aziendale al fondo previdenziale anche per i periodi di non attività lavorativa o di sospensioni del rapporto di lavoro per
- qualsiasi causa (cassa integrazione, congedo parentale ecc.
RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO
Si chiede:
- una riduzione dell'orario di lavoro che implementi quanto già previsto per il lavoro a turni e che si applichi anche in settori/aziende coinvolti in processi di transizione, riorganizzazione o crisi e di consistente riqualificazione professionale e
- che si avvii una fase di sperimentazione contrattuale con l'obiettivo di raggiungere progressivamente una riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali, facendo salve le intese aziendali esistenti.
CCNL metalmeccanici: le richieste per salute e sicurezza
AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
- Viene chiesto di prevedere che negli incontri periodici tra Rspp e Rls si discuta, alla presenza anche della direzione aziendale e della Rsu, delle tematiche ambientali e si individuino e sviluppino specifici progetti di sostenibilità ambientale che coinvolgano tutti o parte dei lavoratori.
- Incremento di 36 ore del permesso retribuito per ogni Rls, per rafforzare la formazione specifica e l’operatività preventiva.
- Nelle piccole realtà dove non è insediato l’Rls, è necessario individuare specifiche soluzioni volte alla regolamentazione a copertura.
- Prevedere che nei casi di infortunio e di mancato infortunio, nell’ambito del reparto/ufficio, il break formativo deve essere attivato entro le 48 ore su richiesta Rsu, Rls o Rspp. Nelle aziende con più di 200 dipendenti si richiede comunque siano previste almeno tre convocazioni annue
Dichiarazioni incontro del 27 giugno: formazione e inquadramento
La maggiore organizzazione dei lavoratori metalmeccanici FIOM CGIL ha commentato :
"Nonostante il diritto soggettivo alla formazione sia stato introdotto con il contratto del 2016, riscontriamo ancora un limitato utilizzo delle 24 ore formative. Pertanto si è ritenuto di rendere permanente lo strumento di MetApprendo di recente avvio che dovrebbe erogare servizi e registrare la formazione effettuata dai lavoratori. La fase di transizione ecologica e industriale sta portando a cambiamenti repentini e radicali, in passato abbiamo utilizzato strumenti come il fondo nuove competenze che adeguava le capacità e professionalità dei lavoratori e implementava la produttività per le imprese. Ma ora è diventato necessario rafforzare e rendere effettivamente attuato il diritto alla formazione per tutti i lavoratori.
Alla formazione è legato anche il tema dell'inquadramento. La recente riforma introdotta con il Ccnl del 2021 ha rappresentato un punto di innovazione contrattuale rilevante d ma sono ancora poche le esperienze che hanno portato ad un'applicazione della riforma. E' per questa ragione che in piattaforma abbiamo chiesto in aziende con oltre 150 dipendenti l'insediamento di un gruppo di lavoro (RSU-azienda), per definire i profili professionali in funzione delle declaratorie del Ccnl.
Inoltre, sul tema della salute e della sicurezza c'è da troppo tempo una situazione grave e inaccettabile, in cui si riscontrano continuamente infortuni e morti sul lavoro. (…)Sono necessari tutti gli strumenti utili alla prevenzione, all'informazione e alla formazione. Il registro dei quasi infortuni e i break formativi devono diventare pratiche consolidate nelle imprese, come da noi richiesto.Le distanze anche su questi temi continuano ad essere importanti, per questo per quanto ci riguarda è necessario intensificare il confronto, superare la fase delle valutazioni e dei bilanci per entrare nel merito della trattativa”.
La controproposta di Federmeccanica CCNL ESG
Riportiamo dal documento CCNL ESG alcuni dettagli sugli aspetti economici:
RETRIBUZIONE
- Nel caso in cui non sia già presente un premio di risultato e/o altri elementi economici collettivi, a partire dal mese di giugno del 2026 verrà riconosciuto un importo pari a 700€ lordi annui ai dipendenti occupati in aziende con un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato superiore al 10%, che sia incrementale rispetto all’anno precedente.
- • Nel caso in cui i lavoratori abbiano già riconoscimenti individuali l’importo sarà pari a 350€ lordi annui.
- Più disponibilità finanziaria per le persone, anticipando competenze e valorizzando la continuità professionale
- • Passare dall’attuale sistema degli aumenti periodici di anzianità (APA) ad un nuovo elemento economico, denominato Elemento di Continuità Professionale (ECP).
- • A far data dal 1° gennaio 2026 con la maturazione del biennio, considerando mese e anno di assunzione, sarà anticipata al lavoratore, unitamente alla retribuzione del mese successivo, una somma pari al totale degli importi mensili che sarebbero stati erogati nel corso dei due anni successivi a titolo di APA.
- • Sarà prevista la possibilità di maturare, al termine di un ulteriore biennio, un sesto biennio che determinerà per tutti i lavoratori e le lavoratrici un’erogazione aggiuntiva per il livello medio C3 pari a 520 euro lordi biennali (tabella in calce). Tali importi non saranno assorbibili.
- • Nel passaggio dagli APA all’elemento di continuità professionale si opereranno arrotondamenti in eccesso allo 0,50 centesimi, che per un livello C3 determineranno a regime un incremento dell’importo pari a circa 46,80 euro lordi nel biennio rispetto all’attuale sistema.
SANITA INTEGRATIVA
- Migliorare le prestazioni per le lavoratrici e i lavoratori con RAL inferiore ai 35mila euro, in particolare ridurre le franchigie e/o gli scoperti sulle spese odontoiatriche per i dipendenti e i loro familiari.
- A partire dal 2026 verrà introdotta una copertura assicurativa gratuita per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici che garantirà una rendita pari a 600 euro mensili netti in caso di insorgenza di non autosufficienza.
Inoltre, saranno previsti servizi a supporto delle persone non autosufficienti come ad esempio:
– Sportello di orientamento
– Convenzioni con RSA
– Convenzioni con assistenti familiari
PREVIDENZA INTEGRATIVA
Più previdenza complementare per tutti i lavoratori e ancora di più per neoassunti giovani e donne
- A decorrere dal 1° giugno 2025 per tutte le lavoratrici e i lavoratori passare dall’attuale contributo a carico azienda del 2,0% al 2,2% (finora previsto solo per gli under 35).
- Per le nuove iscrizioni successive alla data di firma del CCNL di under 35 e delle donne aumentare la contribuzione a 2,5% a decorrere dal 1° giugno 2025 come azione positiva di riequilibrio della composizione delle adesioni per genere ed età.
WELFARE
- Più flexible benefits con valore sociale e ambientale
- Innalzamento a 400 € a regime (50 euro il 1° anno, 100 euro il 2° anno, 150 euro il 3° anno e 200 euro il 4° anno) dei flexible benefits esistenti, nel caso in cui gli attuali 200 € annuali vengano destinati:
- − al rimborso delle rette degli asili nido;
- − al rimborso delle spese di acquisto di libri di testo scolastici, borse di studio, ecc.;