La legge di conversione del decreto legge 104/2023 "Asset" (Qui il testo del dl coordinato con la legge di conversione ) ha previsto , tra le molte misure, all'art. 10 lo stanziamento 2,9 milioni di euro per l’anno 2023 per contributi a fondo perduto a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura e della pesca che provvedono alla cattura ed allo smaltimento della specie detta "granchio blu " (Callinectes sapidus). .
Ciò – come spiegava la Relazione Illustrativa allegata al provvedimento – per contenere il fenomeno della diffusione della suddetta specie che sta infestando alcune zone costiere italiane, in particolare dell'alto Adriatico, creando gravi danni all’economia del settore ittico e dell’acquacoltura.
Si ricorda che è stato istituito un ulteriore Fondo con dotazione di 500 mila euro per il 2023, da assegnare alle imprese e ai consorzi che praticano attività di acquacoltura per il riconoscimento di contributi per un esonero parziale, nel limite del cinquanta per cento, del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dalle suddette imprese anche per i loro dipendenti.
Si attendeva per l'attuazione della misura relativa ai contributi un decreto ministeriale, che è stato pubblicato sul sito del ministero dell'agricoltura con avviso il 6 novembre in GU. Pubblicata il 7 novembre anche una circolare di chiarimenti e le istruzioni operative per le domande.
QUI il testo integrale del DM.
Granchio blu – Contributi a fondo perduto: a chi spettano
Possono beneficiare delle risorse stanziate dal decreto Asset:
- i Consorzi e le imprese dell’acquacoltura e della pesca che abbiano provveduto alla cattura e allo smaltimento del granchio blu “Callinectes sapidus e Portunus segnis”.
- Per le imprese di pesca l’iscrizione nel R.I.P., Registro Imprese di Pesca è requisito di ammissibilità.
- Con la circolare operativa del 6 novembre è stato specificato che per iscrizione al R.I.P. si intende
- nel caso di impresa della pesca marittima l’iscrizione al Registro Imprese Pesca tenuto dagli Uffici marittimi del Corpo delle Capitanerie di Porto e
- nel caso di imprese della pesca lagunare professionale delle acque interne, l’iscrizione al Registro degli Ispettorati di Porto tenuti dagli Ispettorati di Porto regionali.
Sono escluse invece
- le imprese che si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà ( con eccezione delle imprese le cui difficoltà sono state causate proprio dai danni arrecati dal granchio blu )
- le imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno e che non hanno rimborsato o versato in un conto bloccato l’importo totale dell’aiuto illegittimo e incompatibile, inclusi gli interessi di recupero.
Aiuti alla pesca contro il granchio blu: interventi ammissibili e misura
Sono ammissibili al contributo i costi sostenuti dalla data del 1° agosto 2023 e fino al 31 ottobre 2023,
per
- – acquisto di attrezzi da pesca appositamente utilizzati per la cattura dei granchi blu quali ad esempio nasse, reti da posta e gabbie, teli di contenimento nonchè strumenti e materiali per la costruzione di attrezzi
- – spese sostenute per lo smaltimento quale rifiuto, presso gli stabilimenti italiani riconosciuti o registrati ai sensi del Reg. (CE) 1069/2009 in materia di sottoprodotti di origine animale
- – spese connesse allo smaltimento: spese di trasporto dei granchi blu presso gli impianti autorizzati allo smaltimento quali noleggio carrelli elevatori, noleggio celle frigorifere, contenitori per scarti, cassette in plastica, bins.
Non eleggibile l’acquisto di attrezzi da pesca trainati.
Il contributo è concesso nella forma di contributo a fondo perduto:
- in misura dell’80% dei costi effettivamente sostenuti in relazione agli interventi relativi alla cattura
- in misura del 100% dei costi effettivamente sostenuti in relazione agli interventi di smaltimento ,
esclusivamente dietro presentazione della copia delle fatture, intestate al beneficiario del contributo, corredate delle relative quietanze e documentazione bancaria o postale attestante l’avvenuto pagamento,
Richiesta inoltre in caso di spese di smaltimento: l'attestazione di avvenuto smaltimento rilasciata dagli stabilimenti italiani riconosciuti o registrati
Aiuti alla pesca contro il granchio blu: come fare domanda
La domanda di contributo deve essere presentata alla Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura:
- relativamente alle spese sostenute dai soggetti beneficiari dalla data del 1° agosto 2023 e fino al 31 ottobre 2023,
- a partire dal decimo giorno successivo all’entrata in vigore del Decreto,
- esclusivamente accedendo alla piattaforma online che verrà attivata sul sito del Ministero dell'agricoltura dalle ore 10.00 del 16 NOVEMBRE AL 24 NOVEMBRE 2023.
Qui le istruzioni operative per la compilazione
Alla domanda online andranno allegati:
- – documento di identità del beneficiario in corso di validità e/o del sottoscrittore dell’istanza;
- -modello allegato 1 nel caso di beneficiari che siano Consorzi o imprese della pesca e dell’acquacoltura non consorziate;
- – modelli allegati 2 e 3 per i soggetti beneficiari aderenti al Consorzio;
- – copia delle fatture intestate al beneficiario del contributo corredate delle relative quietanze e documentazione bancaria o postale attestante l’avvenuto pagamento.
Aiuti alla pesca contro il granchio blu: istruttoria domande e priorità
La Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura svolgerà l’istruttoria sulle domande e quantificherà l’ammontare del contributo erogabile per ciascun soggetto richiedente fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
ATTENZIONE Viene data priorità alle domande presentate dai Consorzi in qualità di beneficiari e a tutte quelle presentate dai Consorzi anche per i loro consorziati.