Con la Decisione n 3150 del 10 dicembre pubblicata nella Gazzetta dell'unione, l'UE ha concesso all'Italia un' ulteriore proroga sulla e-fatture fino al 31 dicembre 2027 o se precedente fino al momento in cui verrà adottato un sistema europeo di fatturazione elettronica.
Vediamo maggiori dettagli di una decisione inaspettata quanto alla tempistica.
Proroga Fatture elettroniche al 31 dicembre 2025
L'UE ha accolto la proroga richiesta dall'Italia dell'obbligo di fatture elettroniche, fino al 31 dicembre 2027.
La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta dell'unione europea e inaspettatamente è valida per tre anni, mentre ci si attendeva un solo anno.
Ricordiamo che questa è la terza richiesta presentata dall'italia per dare piena attuazione alla fatturazione elettronica nazionale, in attesa dell'entrata in vigore della Direttiva VIDA che sta proseguendo il suo iter.
A tal proposito, il 5 novembre, si è tenuta l'ultima riunione Ecofin che doveva pronunciarsi in merito, ma ora arriva in Gazzetta, la Decisione n 3150/2024 con una formulazione più ampia rispetto alle previsioni.
L’Italia potrà adottare la e-fattura in via obbligatoria, in ambito B2B e B2C, ancora per tre anni, salvo si raggiunga una norma UE nel frattempo, nel qual caso, quest'ultima sarà prevalente.
Dalla lettura della decisione n. 2024/3150 si evince che la Direttiva VIDA dovrebbe subire dei ritardi, contrariamente alle prima anticipazioni.
La proroga avrebbe dovuto essere concessa soltanto per un anno o per la data, apparentemente vicina, in base alle decisioni dell'ultimo Ecofin di novembre, di adozione delle norme IVA della Direttiva VIDA.
Si evidenzia che dal quinto considerando della Decisione di esecuzione UE n. 2024/3150, la fatturazione elettronica ha consentito, di “semplificare il rispetto dell’obbligo tributario e di rendere più efficiente la riscossione delle imposte, riducendo in tal modo i costi amministrativi per le imprese”.
La Commissione sottolineava inoltre come un’eventuale mancata proroga dell’autorizzazione avrebbe comportato l’irrecuperabilità degli oneri sostenuti dagli operatori per l’adeguamento dei sistemi e delle procedure amministrative richiesto dall’adozione della fatturazione elettronica.
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