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Agricoltura: il decreto salva filiere made in Italy pubblicato in GU

27 Marzo 2022 in Normativa

Pubblicato in GU n. 61 del 14 marzo 2022, il decreto del del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 22 dicembre 2021 che definisce i criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione dei contratti di filiera previsti dal fondo complementare al PNRR.

Il contratto di filiera deve favorire processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione in atto nei diversi comparti, al fine di promuovere la collaborazione e l'integrazione fra i soggetti della filiera stessa, stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato e garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.

Come precisato anche nel comunicato del Ministero, a disposizione delle aziende agroalimentari, ittiche, forestali e florovivaistiche 1,2 miliardi di euro per investimenti in attivi materiali e immateriali:

  • nelle aziende agricole, 
  • nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, 
  • nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, 
  • nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Gli interventi di cui al presente decreto sono diretti, nel rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, a concedere

  • aiuti compatibili con il mercato interno, ai sensi dell'art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, soggetti all'obbligo di notifica alla Commissione europea ai sensi dell'art. 108 del medesimo Trattato;
  • aiuti compatibili con il mercato interno, ai sensi dell'art. 107, paragrafo 3, lettere a) e c) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, esentati dall'obbligo di notifica.

Gli interventi agevolativi saranno attuati con provvedimenti che individuano, oltre a quanto gia' previsto nel presente decreto, l'ammontare delle risorse disponibili, i requisiti di accesso dei soggetti beneficiari, le condizioni di ammissibilita' dei programmi e/o dei progetti, le spese ammissibili, la forma e l'intensita' delle agevolazioni, nonche' i termini e le modalita' per la presentazione delle domande, i criteri di valutazione dei programmi o progetti e le modalita' per la concessione ed erogazione degli aiuti.

Misure agevolative previste dal decreto

Le misure consentono di agevolare le filiere produttive grazie a:

  • contributi in conto capitale
  • e finanziamenti agevolati 

destinati a investire in processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione tecnologica, digitale ed ambientale in atto nei diversi comparti, puntando ad una maggiore integrazione, alla creazione di migliori relazioni di mercato e a ricadute positive sulla produzione agricola. 

Possono essere ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera che prevedono programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.

In merito, ricordiamo che il contratto di filiera si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera, operanti in un ambito territoriale multiregionale.

L'accordo di filiera individua:

  • il soggetto proponente,
  • gli obiettivi,
  • le azioni, incluso il programma,
  • i tempi di realizzazione,
  • i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari.

All'accordo di filiera possono partecipare sia soggetti beneficiari delle agevolazioni, impegnati direttamente nella realizzazione di specifici progetti, sia soggetti coinvolti indirettamente nel programma che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di filiera. In ogni caso, il contratto di filiera è sottoscritto dai soli soggetti facenti parte dell'accordo di filiera che sono beneficiari delle agevolazioni in quanto direttamente coinvolti nella realizzazione del programma. 

Il programma deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all'attività svolta dai soggetti beneficiari, in modo da coprire l'intera filiera e dimostrare l'integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa commerciale e in termini di distribuzione del reddito.

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